Confronto dei costi ADDOLCITORE Vs. KALKO TRONIC
In un’abitazione l’installazione del sistema di trattamento dell’acqua avviene a valle dell’autoclave.
Gestione dell’addolcitore:
- Acquisto e carico periodico del sale.
- Verifica delle tarature.
- Controllo regolare del funzionamento del sistema.
Sebbene molte aziende raccomandino una manutenzione annuale per garantire l’efficienza dell’addolcitore, questa non è obbligatoria per legge.
Di conseguenza, in assenza di un controllo costante, il sistema potrebbe non funzionare correttamente, portando a inefficienze e disservizi.
Le problematiche più comuni che ci vengono segnalate:
Molti clienti riferiscono di essersi stancati della gestione continua degli addolcitori, citando:
- La fatica legata all’acquisto e al caricamento del sale.
- Il tempo richiesto per monitorare e mantenere il sistema in condizioni ottimali.
Spesso, si tende a sottovalutare le implicazioni pratiche di un sistema di addolcimento al momento dell’acquisto.
Quindi una volta installato molti si trovano di fronte a un prodotto che richiede più attenzioni di quanto previsto.
I rischi di una cattiva gestione:
Una gestione/manutenzione insufficiente o inadeguata può causare problemi significativi, sia sanitari che meccanici:
- Sanitari: perdita di potabilità, proliferazione batterica ed eccessiva aggressività dell’acqua trattata.
- Meccanici: corrosione delle tubazioni e degli impianti, con possibili danni a lungo termine.
Il confronto considera sia l’utilizzo per un 1 appartamento sia per tre appartamenti, dato che il sistema Kalko Tronic è progettato per gestire efficacemente più unità abitative contemporaneamente.
I calcoli si basano sul consumo medio di acqua pro capite, considerando i dati nazionali e una durezza iniziale dell’acqua di circa 40-45°F.
L’obiettivo con l’addolcitore è ridurre la durezza entro i limiti di legge, ovvero 15°F.
Tuttavia, abbiamo spesso riscontrato che molti addolcitori tradizionali vengono regolati ben al di sotto dei 10°F, talvolta raggiungendo valori vicini allo zero.
Questo eccesso non solo non è necessario, ma può anche rendere l’acqua troppo aggressiva, con conseguenti rischi per le tubazioni e la potabilità.

Dai calcoli si può notare quanto possono variare i costi di gestione di un addolcitore se la taratura viene “esasperata”: i costi di sale e acqua aumentano immediatamente.
Un sistema anticalcare KalkoTronic, al contrario, offre una gestione stabile dei costi e risolve molte delle problematiche tipiche degli addolcitori.
Questo significa non solo maggiore prevedibilità delle spese, ma anche un risparmio e maggiore sicurezza.
Inoltre, da non sottovalutare, il costo dell’impegno: con KalkoTronic nessun obbligo di verifica taratura, nessuna fatica di trasporto del sale, nessun rischio di allagamento.
Una rigenerazione dell’addolcitore andata male può comportare un grosso danno all’abitazione, oltre che un costo ingente d’acqua.
>>KALKOTRONIC NON PORTA QUESTI RISCHI!
Alcuni dati per capire quanto sono le risorse utilizzate da un impianto di addolcimento per il singolo appartamento:
- da 200 a 330 Kg di sale all’anno (1650 Kg di sale in soli 5 anni = 66 sacchi da 25 Kg)
- da 13000 a 22.000 litri di acqua consumati durante la rigenerazione delle resine all’anno (oltre 110.000 litri in 5 anni!)
L’impianto KalkoTronic per la tua casa di questo confronto è il seguente: