L’addolcitore: di per se un involucro vuoto, al suo interno vengono messe delle resine che sono sostanze organiche prodotte artificialmente che hanno la prerogativa di avere un gruppo funzionale “mobile”, ovvero una parte che è in equilibrio chimico tra la resina stessa e gli ioni disciolti nell’acqua.
Quando dell’acqua contenente “calcio e magnesio” attraversa una “resina ricca di sodio”, i primi vengono trattenuti al posto del sodio presente, il quale viene rilasciato all’acqua.
Abbiamo così ottenuto il nostro scopo, ovvero eliminare calcio e magnesio i cui carbonati sono incrostanti, sostituendoli con del sodio, il cui carbonato è perfettamente solubile.
Si arriverà a un punto che la resina non sarà più capace di fermare calcio e magnesio, in quanto saranno ormai rimasti pochissimi ioni sodio disponibili per lo scambio.
Rigenerazione: a questo punto la resina viene definita “esaurita”, e per ripristinare la forma sodio originaria occorre effettuare la rigenerazione.
Per fare ciò si fa passare attraverso la resina acqua contenente una forte concentrazione di ioni sodio (presa dal deposito dove c’è la “salamoia”), tale da rovesciare l’equilibrio verso la ricostituzione della resina in forma sodio, con rilascio del calcio e magnesio precedentemente trattenuti.
L’acqua di rigenerazione attraversando (o lavando) le resine le “pulisce dal calcio e magnesio precedentemente accumulato” e viene poi scaricata dallo scarico.
Dopo la rigenerazione le resine sono di nuovo ricche di sodio e pronte per ripartire con lo scambio.
Ricapitolando:
- la rigenerazione consuma acqua e sale per rigenerare le resine (consumo risorse)
- lo “scambio” avviene sottraendo calcio e magnesio e rilasciando sodio
- l’acqua in uscita dall’addolcitore è sempre priva di calcio e magnesio (a resine funzionanti) e ricca di sodio, la durezza è quindi sempre prossima a ZERO GRADI
- l’uso a ZERO GRADI è vietato dalla legge, per cui ogni addolcitore è munito di una valvola di bypass parziale e un sistema di bypass fisico con le quali si può dosare mediamente fino a 5-7°Francesi per usi “tecnici” e almeno fino a 15°Francesi per uso potabile (Dlgs. 31/2001) oltre che un livello di sodio “rilasciato” non oltre i 200mg/litro.