L’addolcitore può diventare un pericoloso proliferatone batterico.
I casi sono i seguenti:
- mancanza di sale: le resine non si sterilizzano e quindi accumulano sporco e batteri.
- mancata rigenerazione: se la testa di gestione si rompe o rimane senza corrente i batteri iniziano a proliferare
- mancata manutenzione del tino: se non si pulisce il tino del sale regolarmente si formano muffe e melma che sporcheranno le resine creando batteri.
In questo caso la rigenerazione non riuscirà a ripulire tutto e i batteri si formeranno nonostante i cicli di lavaggio - mancata manutenzione della testa: in caso di eccesso di sporco sui meccanismi della testa il lavoro di sanificazione e lavaggio automatici potrebbero non funzionare correttamente aumentando la proliferazione batterica
- Resine troppo vecchie: da 5 a 10 anni abbiamo una degenerazione progressiva delle resine, questo dipende da quanta durezza avete, dall’intensità di utilizzo e dalla manutenzione.
La durata dipende da tanti fattori, in ogni caso una resina semi funzionante può innescare un effetto di proliferazione batterica oltre che un cattivo funzionamento anticalcare. - Mancanza di un buon filtro a monte dell’addolcitore: senza filtro si costringe l’addolcitore a “filtrare” anche le impurità, le resine avranno una vita molto più corta aumentando i batteri e riducendo la loro efficacia.
Cosa avviene se l’addolcitore produce batteri?
Possono apparire problemi come prurito alla pelle o al cuoio capelluto, fino alle infezioni delle parti intime, per finire si possono presentare più spesso disturbi di ordine gastrointestinale.