Cos’e’ la legionella

 (Tempo di lettura: 3 minuti)what is legionellaLa legionella è un’infezione causata da batteri contenuti nell’acqua calda dei circuiti idraulici e dei sistemi di condizionamento.

Può causare gravi forme di polmoniti con il serio rischio di morte da parte di chi la contrae: il principale vettore di trasmissione è per inalazione da aereosol, ovvero i vapori di docce, rubinetti, la nebulizzazione dei condizionatori o delle torri evaporative…
Per approfondimenti consigliamo di leggere le FAC Legionella qui 

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Studi Kalko Tronic per combattere la Legionella

L’azienda ha condotto tra il 2003 ed il 2005 un esperimento per combattere la legionella.
Eseguito con la collaborazione di un ospedale ligure e l’Università degli Studi di Genova per le analisi batteriologiche.

Presupposti

Calcare serpentine 300Lo studio si è basato su questo concetto:  poichè la Legionella (come altri batteri) si annida nelle porosità del calcare e poichè gli impianti Kalko Tronic permettono di ottenere una disincrostazione progressiva del calcare dalle tubazioni, per via “meccanica” si sarebbe dovuto ottenere un trattamento di prevenzione e bonifica progressiva del pericoloso batterio.Effetto in tubazioni - Effetto Meccanico 800

Tale trattamento sarebbe stato diverso da quello di bonifica temporanea ottenuto con i trattamenti chimici o termici che vengono normalmente adottati ma soprattutto sarebbe stato molto più economico e meno rischioso grazie al fatto che a questo trattamento si sarebbero associati i vantaggi economici derivati dall’uso di un impianto anticalcare.

Studio

Nella seconda metà del 2003 lo staff di Kalko Tronic ha studiato con accuratezza l’impianto pilota oggetto della sperimentazione.
Ha inoltre vagliato, insieme allo staff medico dell’ospedale, le possibili implicazioni del trattamento che avrebbero avuto sulla qualità dell’acqua.

Soluzioni tecniche

L’impianto doveva essere sicuro e allo stesso tempo portare risultati nel più breve tempo possibile, da verificare sia con le analisi batteriologiche che visive.
Per far questo sono state adottati accorgimenti elettronici sulle macchine Kalko Tronic e per installarle all’interno della centrale termica.
Tutto l’impianto fu predisposto per filtrare i residui del calcare staccato dalle condutture ed espellerli evitando il rientro delle scorie (e colonie) in circolo.

ANALISI PRE-TRATTAMENTO.

Le analisi batteriologiche hanno evidenziato un tasso di legionella pre-trattamento elevatissimo, oltre i 30.000 UFC in alcuni punti di prelievo.

RISULTATI PRATICI.

Per poter ottenere risultati rapidi allo start dell’impianto la potenza di trattamento fu messa al massimo.
L’obbiettivo era ottenere la massima azione disincrostante possibile.
Furono previsti 11 punti di prelievo per le analisi batteriche: si sono avuti dei picchi elevati di legionella dovuti al distacco rapido del biofilm superficiale.
Quasi tutti i valori, già dopo il primo mese di trattamento, sono scesi sotto i 10.000 UFC e dopo 3-4 mesi di trattamento quasi tutti i punti di prelievo erano scesi sotto i 1000 UFC.
Le analisi sono state condotte su un arco temporale di oltre due anni.

Oggi, gli impianti adibiti ad un trattamento anti legionella, sono trattati in modo che si possa operare in sicurezza:

  1. effettuando uno shock termico preventivo.
  2. trattando l’acqua con potenze inizialmente ridotte e aumentando il trattamento progressivamente.

 

BOILER ED EFFICIENZA ENERGETICA:disincrostato sul fondo del bollitore

Dopo 4 mesi dall’accensione è stato smontato lo scambiatore del boiler di produzione acqua calda (ACS).
Stava funzionando da 4 anni senza interventi di manutenzione: la serpentina era totalmente libera di scambiare.
Sul fondo, nonostante lo spurgo giornaliero del depositato, era presente ancora molto calcare in pezzi.

Serpentina - Mini

 

Di lato la serpentina del bollitore che è evidentemente pulita.

 

 

 

Nei condomini e nelle grandi strutture il problema legionella è rilevante, soprattutto dove esiste un ricircolo d’acqua calda (temperatura di circa 39-40°C).
legionellaIn questo contesto la crescita batteriologica risulta ottimale.
Per prevenire è spesso consigliato l’uso di un addolcitore a sale.
Tuttavia là dove gli impianti sono già compromessi l’addolcitore non ha effetti su questo problema.
Kalko Tronic permette di contrastare questo problema e di farlo con un’azione progressiva grazie alle nuove tecnologie e con una manutenzione contenuta.
Inoltre è un sistema anticalcare che, evitando i costi proibitivi di un impianto di addolcimento (sale, acqua, manutenzione).
Permette di risparmiare sui costi energetici proteggendo scambiatori ed elettrodomestici oltre che ripristinare progressivamente impianti anche fortemente compromessi.
Una delle caratteristiche più importanti è mantenere la potabilità originale dell’acqua.

Il tipo di trattamento adottato è coperto da un brevetto specifico.
Per qualsiasi informazione l’azienda è a disposizione.
Ulteriori informazioni:

Informativa sul sistema pilota ANTILEGIONELLA Kalko Tronic

 

Icon of Linee-guida Legionella 2015 Linee-guida Legionella 2015 (1.6 MiB)

 

Faq-Legionella

Domande e risposte sulla legionella e sugli impianti antilegionella

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Bonifica degli impianti: metodologie

La legionella prolifera nelle tubazioni dell’acqua calda, e in particolare nelle tubazioni soggette a ricircolo sanitario (ACS).

In queste condutture le temperature di massimo 42-43°C per cui risulta l’ambiente ideale per la crescita dei batteri.

Inoltre si possono sviluppare colonie nei rami morti e negli utilizzatori con problemi di sporco e calcare.

Le linee guida per la prevenzione della legionella indicano che in caso di bonifica è importante sanificare i rami morti altrimenti causa di nuove e rapide contaminazioni.

Tra le metodologie più diffuse c’è lo shock termico: si fa circolare l’acqua ad una temperatura sopra i 60°C in tutto l’impianto idraulico.

Semplice sulla carta ma va operata con cautela: l’uso dell’acqua a queste temperature porta ad una facile scottatura in caso di contatto con la pelle.

La procedura è anche estremamente pericolosa per le tubature e dispendiosa in termini termico-economici.

Se le tubazioni sono in ferro zincato potrebbero non reggere cicli oltre i 65-70°C perdendo inesorabilmente la protezione allo zinco rimasta).

Tra i metodi citiamo anche l’iper clorazione: l’impianto viene saturato di una soluzione concentrata di cloro, successivamente viene effettuato un lavaggio per eliminarne i residui.

Il cloro in forma concentrata è aggressivo per cui si possono avere delle problematiche sulle condutture idrauliche.

Ci sono anche altre metodologie come ad esempio l’uso di perossido di idrogeno e argento oppure di ozono o biossido di cloro, ecc…  

Si consiglia di approfondire tali informazioni sulla rete in caso di interesse.

Chi è a rischio di legionellosi?

Chiunque può contrarre la legionellosi.

I principali fattori di rischio sono:

  • sesso maschile
  • età avanzata
  • consumo di alcool
  • fumo di sigaretta
  • patologie croniche del polmone
  • patologie che causano immunodepressione (ad esempio: tumori, diabete, HIV, ecc.)
  • farmaci che causano immunodepressione (ad esempio cortisonici, ecc.)

La Febbre di Pontiac più comunemente colpisce individui in buono stato di salute.

Come avviene il contagio da legionella?

Il contagio da legionella avviene inalando acqua contaminata sotto forma di “aerosol”.

Rischio proveniente da rubinetti, da docce o impianti di condizionamento, ecc.

Le persone possono essere esposte in casa, nel luogo di lavoro o in altri posti pubblici (ospedali, alberghi, piscine, ecc.).

La legionellosi non si trasmette da persona a persona e non vi sono ancora casi di trasmissione riguardanti l’aria condizionata delle auto e degli ambienti domestici.

Attualmente in Italia le infezioni derivano prevalentemente dalla contaminazione dei sistemi di distribuzione dell’acqua.

Come si fa la diagnosi?

L’unico modo per sapere se si è affetti da legionellosi è fare uno specifico test di laboratorio che unitamente ai segni clinici e ai sintomi, permette la diagnosi.

E’ difficile distinguere la legionellosi dalle altre polmoniti soltanto attraverso i sintomi.

Le indagini che permettono la diagnosi sono: radiografia del torace e test di funzionalità renale completate con isolamento del batterio in coltura (espettorato, sangue, ecc.), ricerca degli antigeni urinari e titolo anticorpale.

La legionella, di cosa si parla?

La legionellosi è una infezione causata da batteri del genere Legionella.

La malattia si presenta in due forme distinte:

– Malattia dei Legionari (forma più grave con polmonite)

– Febbre di Pontiac (forma leggera di infezione)

La malattia dei legionari prese il suo nome nel 1976 a seguito di una epidemia di polmonite verificatasi tra i partecipanti ad un raduno di legionari americani a Philadelphia. Il batterio che causò la malattia venne chiamato Legionella.

Linee guida 2015 prevenzione antilegionella – Download

Le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi” pubblicate nell’anno 2000, sono state il primo documento nazionale finalizzato a fornire agli operatori sanitari informazioni aggiornate sulla legionellosi, sulle diverse fonti di infezione, sui metodi diagnostici e di indagine epidemiologica ed ambientale.

In tale documento era compresa la revisione della Circolare 400.2/9/5708 del 29.12.93 “Sorveglianza delle legionellosi” per l’aggiornamento della scheda di sorveglianza.

Nel 2003 è iniziato il ns. personale studio Kalko Tronic sull’argomento e sui modi di combattere tale problema partendo dal trattamento delle acque.

Il 4 febbraio 2005 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale N.28 un accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, avente ad oggetto “Linee guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali”.

Tale accordo è stato elaborato per offrire ai direttori di strutture turistico recettive e termali gli elementi di giudizio per la valutazione del rischio legionellosi e un insieme di suggerimenti tecnico-pratici, basati sulle evidenze scientifiche più aggiornate per ridurre al minimo tale rischio.

Inoltre, come riportato nel D. Lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni, il rischio di esposizione a Legionella in qualsiasi ambiente di lavoro richiede l’attuazione di tutte le misure di sicurezza appropriate per esercitare la più completa attività di prevenzione e protezione nei confronti di tutti i soggetti presenti considerando che al Titolo X del suddetto D. Lgs 81/2008 la Legionella è classificata al gruppo 2 tra gli agenti patogeni.

Le misure di sicurezza si dovranno realizzare a seguito del procedimento di valutazione del rischio, indicato sempre al menzionato Titolo X e si dovranno attuare in conformità ai disposti del Titolo I (del citato Decreto Legislativo) riferendosi a quanto riportato negli Artt. 15 e 18.

L’elaborazione del documento si è basata sulle conoscenze presenti nella letteratura scientifica internazionale e ha tratto spunto anche da quanto riportato nelle linee guida prodotte a livello internazionale (WHO), europeo (EWGLI) e nazionale/regionale (Regione Emilia Romagna).

Con il presente documento si intende quindi riunire, aggiornare e integrare in un unico testo tutte le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali e normative, pertanto esso le sostituisce integralmente.

Di seguito il testo integrale delle linee guida per la prevenzione da Legionella 2015:

Icon of Linee-guida Legionella 2015 Linee-guida Legionella 2015 (1.6 MiB)

Quali sono i sintomi della malattia?

I sintomi più frequenti della Malattia dei Legionari sono: febbre, raffreddore, tosse, polmonite, mal di testa, dolori muscolari, astenia, perdita d’appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali.

La Febbre di Pontiac si presenta sottoforma di febbre, brividi, mal di testa e malessere generale. Tali sintomi perdurano pochi giorni poi si risolvono.

Terapia della legionellosi

La terapia raccomandata in caso di legionellosi è quella antibiotica.

Storicamente l’eritromicina è stato l’antibiotico di scelta, attualmente è preferibile l’utilizzo di macrolidi e fluorochinolonici quali azitromicina e levofloxacina.

La Febbre di Pontiac non richiede trattamenti specifici.